C’è una bella differenza tra insegnare a leggere ed educare alla lettura.
Il primo attiene alla sfera dell’apprendimento, ed è legato ad un complesso meccanismo che mette insieme riconoscimento dei grafemi, capacità di riconoscere una parola e comprenderne significante e significato.
La seconda ha più a che fare con l’ascolto, con l’esempio, col trasmettere emozioni.
All’educazione alla lettura deve concorrere tutta la comunità educante, famiglia, servizi educativi per l’infanzia, scuola, tutti e tutte coloro che a vario titolo sono impegnat* nella crescita di una bambina o di un bambino.
È un compito difficile solo se costantemente delegato, se si agisce invece in prima persona diventa naturale, piacevole e costruttivo per tutte e tutti.
Ma da dove iniziare?
Cosa si può fare concretamente per concorrere alla crescita di lettori e lettrici di domani?
Ne ho parlato in un articolo uscito sul blog di www.edu-academy.it, se vi va di saperne di più continuate a leggere-clicca qui.